Come è morto Jim Morrison? Tutte le teorie e ipotesi

Come è morto Jim Morrison? Ma poi Jim Morrison dei Doors è morto davvero? Tutte le ipotesi e teorie e il mistero della sua morte.

Come è morto Jim Morrison?

Brian Jones, Kurt Cobain, Amy Winehouse. Tre pop star. Tre giovani vite bruciate dall’alcol, dalla droga, dagli eccessi. Tre voci spente da quella che è stata definita la ‘maledizione del rock’. Da questa semplice constatazione parte in nuovo appuntamento con “Top Secret”, in onda martedì 14 luglio, in seconda serata, su Canale 5.

Il programma di Claudio Brachino indaga sui più noti casi di morti celebri e sospette – tutti frettolosamente archiviati come suicidi – con una puntata da Londra, accompagnato da Mario Luzzatto Fegiz, autorevole e storica firma del “Corriere della Sera”.

Brachino ricorda la breve vita di Cobain, trovato morto nella sua villa di Seattle l’8 aprile del 1994. Suicidio, si disse. Omicidio afferma a “Top Secret” un investigatore americano, che punta il dito sulla compagna di Cobain, Courtney Love.

L’inchiesta, frettolosa, fu costellata da errori e superficialità. Non convinse totalmente. Cosi come non convinsero – sostengono le voci raccolte da “Top Secret” – le indagini sulla morte di Marilyn Monroe, Brian Jones, Jim Morrison, Michael Jackson.

Le teorie e il mistero sulla morte di Jim Morrison

(da wikipedia) La morte di Jim Morrison è tuttora avvolta nel mistero. I referti medici ufficiali parlano di arresto cardiaco avvenuto nell’abitazione del cantante, ma non fu mai eseguita alcuna autopsia. Jim Morrison è sepolto nel celebre “cimitero degli artisti” del Père Lachaise nella capitale francese, in un piccolo lotto situato alla confluenza dei settori 5, 6, 14 e 16, divenuto negli anni un vero e proprio “santuario” meta del pellegrinaggio incessante di fan, visitatori, curiosi e turisti attirati dal suo mito. L’attuale tomba, un blocco di granito con epitaffio in greco antico, ha sostituito quella originale, che era sormontata da un busto marmoreo raffigurante Jim Morrison, opera dello scultore croato Mladen Mikulin, e che è stato trafugato dopo essere stato deturpato a più riprese con vernice, rossetto e graffiti. Nel 1995 gli eredi ripulirono la sua tomba e quelle circostanti e stanziarono un fondo per un sistema di sorveglianza permanente. Sulla lapide fu affissa una lastra di bronzo con l’iscrizione ΚΑΤΑ ΤΟΝ ΔΑΙΜΟΝΑ ΕΑΥΤΟΥ che fa riferimento all’estrema coerenza con cui egli condusse la sua vita fino al tragico epilogo, e la cui traduzione letterale è: Fedele al suo Spirito.

Jim Morrison è ancora vivo?

Alcuni sostengono che Jim Morrison sia ancora vivo e che abbia inscenato la sua morte per sottrarsi alla pressione della popolarità e dedicarsi alla poesia, magari assieme a Pamela. Si è anche ipotizzato che si sia trasferito in Africa seguendo le orme del suo poeta-culto, il leggendario Arthur Rimbaud, pare infatti che, all’inizio del 1967, Jim Morrison propose di inscenare la sua morte per portare il gruppo all’attenzione del paese. Fece anche la proposta di utilizzare il nome “Mr Mojo Risin” per contattare l’ufficio una volta che si fosse nascosto in Africa. Steve Harris, assistente di Jac Holzman, ricorda che Jim Morrison gli chiese quali conseguenze avrebbe avuto la notizia della sua presunta morte. Morrison, ai tempi del flirt con la Werbelow, era anche incuriosito dall’ipotesi secondo cui il corpo di Cristo sarebbe stato sottratto dalla cripta a opera degli apostoli, e diversi amici convengono che questo era proprio il tipo di beffa che lui avrebbe voluto giocare al mondo.

La Morte di Jim Morrison e la teoria del complotto

Ci sono poi i sostenitori della teoria del complotto, i quali affermano invece che la morte di Jim Morrison fu tutta una messa in scena orchestrata dalla CIA, – con la sua, anche quella di Jimi Hendrix, Brian Jones, Janis Joplin – per “far fuori” dalla circolazione questi artisti “scomodi” che con la loro musica inducevano milioni di fan a rifiutare la guerra in Vietnam e vivere in assoluta libertà secondo il modello della controcultura hippie. Si decise che i tre artisti erano figure dannose per la società poiché traviavano la gioventù e accrescevano il dissenso dell’opinione pubblica nei confronti degli Usa, e venne quindi architettata una cospirazione per eliminarli o renderli innocui. Nel corso di un’intervista rilasciata nel 2008 all’inglese Daily Mail, il tastierista ex Doors Ray Manzarek ha rivelato che Jim Morrison, un anno prima di morire, avrebbe fantasticato sull’intenzione di simulare la propria morte per trasferirsi alle Seychelles, dando nuovo vigore alle diverse leggende metropolitane nate nel tempo.

Morte di Jim Morrison

Nel corso degli anni sono state fatte innumerevoli congetture. Molti hanno sostenuto che era totalmente estranea alla sua figura una morte di infarto in una vasca da bagno (lo scrittore William Burroughs disse di considerarla “una storia assurda, inverosimile”) e che la vera causa del decesso sia stata invece un’overdose di eroina (o di cocaina). Jim Morrison, infatti, frequentava spesso il Rock ‘n’ Roll Circus, un locale musicale notturno allora noto come luogo di ritrovo degli eroinomani. I detrattori di questa ipotesi affermano che Jim Morrison avesse timore degli aghi ipodermici, l’eroina però può essere assunta anche mediante inalazione. Morrison, peraltro, venne trovato nella vasca da bagno, che di solito è il primo posto in cui viene portata la vittima di un’overdose per tentare la rianimazione, e sulla sua tomba apparvero subito graffiti che dicevano “Abbiate pietà dei tossici”, “Morto di overdose”, ecc. D’altronde il rischio che l’eroina inalata risulti fatale è decisamente maggiore quando è in combinazione con l’alcol. Se tuttavia Jim Morrison avesse sniffato eroina un esame del sangue l’avrebbe rivelato, oppure, in caso di iniezione, il medico avrebbe notato il segno dell’ago, ma, inspiegabilmente, non venne effettuato alcun esame del sangue, nessuna autopsia e nessuna analisi accurata. Il dottor Max Vassille arrivò dodici ore dopo il decesso, manifestò perplessità sulla morte nella vasca da bagno ma aggiunse che se le dichiarazioni di Alain Ronay e di Pamela erano accurate – e nell’immediato non potevano essere smentite – era probabile che Jim Morrison fosse morto per attacco di cuore provocato da coaguli di sangue nell’arteria cardiaca.

Ci sono poi altri elementi interessanti. Un amico pusher si confidò con Elizabeth Lariviere, detta Zozo, una modella amica di Pamela, preoccupato che Jim Morrison potesse essere morto in seguito alla droga che lui gli aveva fornito. La cantante Marianne Faithfull ha raccontato che il conte e allora fidanzato Jean de Breteuil “era spaventato a morte. Jim Morrison era morto di overdose e la droga l’aveva fornita lui. Jean si vedeva come il pusher delle star, e a un certo punto eccolo ridotto come uno spacciatore da strapazzo nei guai fino al collo”. I due partirono immediatamente per Casablanca. De Breteuil morì qualche mese dopo per overdose. Nell’estate 2014 la Faithfull ha ribadito, alla rivista Mojo, che fu proprio De Breteuil a fornire accidentalmente la dose di eroina letale.Un altro episodio curioso fu lo strano annuncio della morte di Jim Morrison che diede in tempi record, la mattina del 4 luglio, il DJ americano Cameron Watson alla discoteca La Bulle, dopo essere stato avvicinato da due spacciatori di marijuana. Pamela, da parte sua, ha raccontato versioni diverse della storia. In linea di massima, affermò che lei e Jim passarono la serata al cinema, quindi al ristorante, infine sniffarono eroina a casa, Jim Morrison si sentì male e nella notte si immerse nella vasca da bagno.


Change privacy settings